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Perchè dovrei fare Digital Marketing? Mi serve veramente? A cosa?

23 Maggio 2022Imago

Partiamo dal concetto di “CHI NON MOSTRA NON VENDE”, un’idea un po’ datata ma con le giuste precisazioni è ancora contemporanea e valida anche per il Digital Marketing.

come vendere online

Fino all’era pre-digital, la promozione avveniva mediante mezzi cartacei o caroselli televisivi che venivano visti un po’ da tutti, potenziali clienti e non.

Oggi – per fortuna! – questi mezzi sono stati affiancati da altri strumenti digitali in grado di parlare direttamente al pubblico interessato:
· Sito web (e blog)
· Canali social (Facebook, Instagram, YouTube, LinkedIn, TikTok, ecc)
· Email marketing (Newsletter, Auomation, ecc)
· Marketplace
· e molto altro

vecchio carosello calimero

Oggi investire in promozione significa ancora FARE PUBBLICITÀ ma con strumenti e strategie nuove. Devi prevedere un investimento mirato, devi segmentare il mercato, targetizzare il cliente e ottimizzare la spesa.

In altre parole, quello che devi fare è analizzare il mercato, trovare il tuo pubblico e parlare solo a lui, evitando di sprecare i soldi. E questo è proprio quello che fa il Digital Marketing.

La mia azienda sta bene anche senza il digital

Oggi magari sì e domani? Se un tuo competitor inizia a proporre un prodotto/servizio simile al tuo e lo comunica meglio, che succede? Perché non vendere ancora di più? Perché non fidelizzare meglio i clienti che già ti conoscono?
Ci sono moltissimi motivi (di guadagno) per cui è necessario avere una strategia digital.
I nuovi canali si sono affiancati a quelli già esistenti ed è per questo che avere un bel catalogo, ricco di immagini e informazioni, stampato su una carta pregiata non basta se non ne fai una versione anche digitale: i tuoi futuri clienti non li trovi più solo in fiera, ma anche nel digitale.

Alcuni dati. Il 61% degli utilizzatori mondiali (in totale 4.95 miliardi) di internet si avvale dell’online per ricercare informazioni di vario genere. Attenzione: non per acquistare ma per acquisire dati, nozioni e suggerimenti.
Cosa significa questo? Facile: che se non sei presente online stai letteralmente bruciando la possibilità di essere preso in considerazione dai tuoi potenziali clienti.

Report Hootsuite 2022
Report Hootsuite 2022 – Ragioni dell’utilizzo della rete di ricerca

I miei clienti non sono presenti sui social

Ammettiamo che sia vero, ma sicuramente avranno una connessione internet e navigheranno nel web. Cercheranno siti in cui trovare le soluzioni di cui hanno bisogno e, se non hai un sito web, non ti troveranno. Fare Digital Marketing è molto di più di scrivere post sui social più famosi.
Il segreto del successo di una “buona pubblicità” sta nel fatto di presidiare tutti i canali online più frequentati, in modo coordinato e volto ad un unico obiettivo.

Il Digital Marketing mi fa fatturare di più?

L’obiettivo del tuo business è sicuramente di tipo remunerativo: FATTURARE. E il Digital Marketing?

A meno che tu non abbia un e-commerce, non è possibile fatturare in maniera diretta. L’obiettivo dei canali digitali non coincide esattamente con l’obiettivo di business ma aiuta l’azienda al raggiungimento dello stesso; come?
Immagina di avere uno store fisico: il tuo fatturato è connesso al numero di persone che vi entrano; più accessi si traducono in una probabilità maggiore di vendite.

Come vendere online
Se però hai appena aperto questo store oppure si trova in una zona poco visibile e frequentata, come puoi fare per raggiungere il tuo target? E una volta raggiunto, come puoi ampliarlo geograficamente?

Ecco perché ti servono gli strumenti digitali: non per vendere direttamente ma per comunicare che ESISTI, DOVE TI TROVI e COSA FAI.

Un sito web risulta fondamentale per presentare queste informazioni e le campagne social sono uno strumento essenziale per portare gli utenti dentro al tuo negozio virtuale (sito) o direttamente in quello fisico. Se poi ci aggiungi una particolare promozione o evento, ecco che mandare una newsletter o un messaggio con Whatsapp Business aumenterà la possibilità di comunicare direttamente con il tuo target.

In sintesi, i canali digital ti sono utili, ad esempio, per:
come usare i canali digital

“Proverò a fare Digital Marketing” non è una buona idea

Con la tua azienda non puoi “provare” e vedere come va. Devi impostare una strategia che sia remunerativa. Devi sapere usare gli strumenti web. Improvvisare è rischioso a livello economico e di immagine.
Negli anni noi di imago ci siamo trovati più volte a confrontarci sul tema con imprenditori e manager d’azienda e ci siamo sentiti dire di frequente che le attività digital potevano essere svolte da un dipendente interno. Ciò che spesso accade è però questo: una risorsa interna viene presa dalla sua mansione, trasferita nel “team Comunicazione” e si trova a gestire tutta una serie di attività digital – come può essere la comunicazione sui canali social – di cui non conosce affatto il funzionamento. Così, visto dal di fuori, ti sembra possa funzionare quest’approccio? Rispondiamo noi: 9 volte su 10, no.

Una strategia vincente di gestione di questi canali è il coordinamento: tutto ciò che si comunica attraverso di essi deve essere congruo non solo con gli obiettivi ma con l’immagine del brand e in linea con il proprio target. Sembra facile ma non lo è. Per questo esistono figure professionali dedicate (e sono sempre più richieste!).

Cosa fare per impostare una strategia di Digital Marketing

La prima cosa da fare è avere una brand identity definita, poi occorre definire qual è l’obiettivo, a chi ci si vuole rivolgere (età, lavoro, interessi, abitudini di consumo, ecc.), dove si trova il target (social, Google, siti di settore, ecc.) e infine impostare la comunicazione visiva e testuale più adatta.

Cosa fare per vendere online

Cosa ci vuole per fare questo?

Intanto tempo a disposizione ma, come in tutti i lavori, ESPERIENZA, CONOSCENZA e ABILITÀ.

Chi può aiutarmi per impostare la mia strategia di Marketing?

Il nostro suggerimento è quello di affidarti a chi fa questo per lavoro, di scegliere un’agenzia strutturata con uno staff sufficiente per occuparsi di tutte le attività da svolgere. La tua pubblicità ha bisogno di un grafico, di un copywriter, di un web designer, di un esperto di advertising …e di un interlocutore unico.
Noi di imago siamo strutturati così: referente unico per il cliente, staff multidisciplinare pronto a coordinarsi per la tua specifica esigenza.

 

Se vuoi saperne di più, capire meglio cosa possiamo fare per te, avere un preventivo gratuito o semplicemente venire a conoscerci di persona… CONTATTACI compilando il form qui sotto.
Saremo felici di poterti aiutare a raggiungere il tuo obiettivo.

 

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    FAQ – I mal di pancia delle aziende: Social Media Marketing Edition

    29 Aprile 2022Imago

    Ormai ogni azienda – non importa quale sia la sua offerta – si trova a confrontarsi con quello che è il (sempre più intrigato e complesso) mondo social, ma non tutti gli imprenditori e/o manager d’azienda hanno gli strumenti per districarsi tra i vari canali e tool.

    Per questo, in veste di agenzia di comunicazione, abbiamo pensato di raccogliere le domande che ci vengono poste più frequentemente dalle aziende che si mettono in contatto con noi per una consulenza social, e abbiamo risposto ad ognuna di esse.

    Di seguito leggerai una selezione di quelle che noi definiamo “le basi di partenza”.

    Cominciamo:

    I social media funzionano per la mia attività?

    La verità è che non abbiamo ancora trovato un’azienda per cui i social non siano in qualche modo utili. I social sono inutili solo se non sai cosa farne e nessun business dovrebbe rinunciare ai social per farsi conoscere.
    Che tu abbia un’azienda metalmeccanica o un fashion brand, un account Instagram, una pagina Facebook e un profilo LinkedIn aziendale possono aiutarti a raccontare la tua realtà, raggiungere più facilmente potenziali clienti e creare una community (sia tra i tuoi customers che tra i tuoi dipendenti).
    I social sono diventati per le persone un punto di riferimento per la ricerca e l’informazione prima di un acquisto o prima di un contatto. Quindi bisogna esserci, e bisogna farlo nel modo giusto, possibilmente puntando sul fattore umano perché, si sa, la comunicazione è fatta di persone e per le persone.

    Fare community con i canali social

    Perché dovrei investire nei social?

    Partendo dal basso, perché i social sono un ottimo strumento per aumentare la brand awareness e ricercare e costruire una community di potenziali clienti. Arrivando al massimo delle loro potenzialità, i social – che ci piace definire facilitatori di conversioni, ma anche di conversazioni – possono aumentare i tuoi guadagni. Gli strumenti di social media targeting per creare pubblicità personalizzate sulle piattaforme in cui sei presente ti permetteranno di mostrare le tue inserzioni alle persone che ti interessano.

    raggiungere gli obiettivi aziendali con i canali social

    Quali piattaforme social dovrei usare?

    I social sono uno strumento potente a disposizione di qualunque business, ma le aziende non sono tutte uguali, e allo stesso modo non lo sono le piattaforme social. Rinuncia al pensiero di aprire un account per ognuno dei social e stabilisci delle priorità. Ogni canale social richiede tempo, energia e budget per raggiungere efficacemente i tuoi obiettivi aziendali. Per iniziare, definisci quali sono i tuoi obiettivi e qual è il tuo target di riferimento: capiti questi punti, ti sarà più facile – possibilmente con l’aiuto di un esperto (nel caso, sai dove trovarci) – capire quali sono i social adatti al tuo marchio.

    come vendere con i canali social

    Come aumento i followers della mia azienda?

    Quando gestisci le tue risorse social in modo appropriato – tramite contenuti di qualità e immagini/video accattivanti, inserzioni mirate e copy pensati ad hoc per il tuo target – i followers cresceranno naturalmente.
    In imago crediamo nel valore di guadagnare followers di qualità; ciò significa che i tuoi followers non dovrebbero essere persone qualsiasi, ma persone facenti parte del tuo pubblico di riferimento.
    Infine, il numero dei followers non è sempre indice di successo reale. Il primo obiettivo deve essere quello di fidelizzare i followers attuali, di coinvolgerli e renderli dei veri e propri sostenitori che ti aiutano a diffondere e far conoscere la tua marca o il tuo prodotto.

    creare contenuti social

    Qual è la differenza tra un annuncio e un post sui social media?

    Sia i post organici (non sponsorizzati) che quelli a pagamento hanno un ruolo ben definito all’interno di una campagna di marketing ben strutturata. Tutto ciò che accade sui social senza promozione, ovvero senza investire del budget in quel determinato contenuto, è organico. I post, le condivisioni, i commenti, i like o i messaggi sono modi semplici per tracciare gli “sforzi organici”.
    I contenuti a pagamento sono inserzioni su cui investi del budget con l’intento esplicito di apparire nel feed (o in qualsiasi altro posizionamento social, tra cui Stories) di qualcuno che altrimenti non vedrebbe il tuo contenuto perché non è un tuo follower.

     

    Come già detto, queste sono solo alcune delle domande più frequenti a cui ogni giorno ci troviamo a rispondere e solamente delle figure qualificate sono in grado di indicarti le soluzioni più adatte alla tua realtà.

    Dopotutto, improvvisazione non fa rima con guadagno e saper usare questi canali al meglio è solo uno dei modi per raggiungere gli obiettivi di business.

    Qui in imago lo sappiamo bene e per questo lavoriamo continuamente per supportare i nostri clienti nelle migliori scelte di investimento e di strategia.

    Contattaci per raccontarci le tue idee: siamo sempre disponibili per risolvere i tuoi bisogni.

    Perchè le Stylescapes ti salvano la vita (e anche l’investimento)

    23 Marzo 2022Imago

    É oramai chiaro a tutti che il mondo dell’arredamento è costituito non solo dai prodotti che realizza ma, sempre di più, dai brand che lo compongono e che battagliano tra di loro per conquistare visibilità nel mercato.
    Proprio per questo una delle attività strategiche utili a raggiungere tale scopo è da sempre la buona progettazione dell’identità della marca, meglio conosciuta come Brand Identity.

    Quali sono le problematiche che emergono quando bisogna progettare una nuova Brand Identity?

    Seguendo semplicemente il troppo sopravvalutato buonsenso, la maggior parte dei progettisti struttura il loro processo creativo organizzando il lavoro in una prima fase di ascolto e domande seguito da una seconda costituita dall’ideazione e presentazione del progetto.

    Razionalmente sembra un metodo di lavoro lineare ed efficace eppure, chiunque abbia vissuto in prima persona il progetto di un logo o di un catalogo, da committente o da progettista, sa bene come spesso tutto si complica in una estenuante sequenza di correzioni, incomprensioni, modifiche e consegne che allungano i tempi ma soprattutto sono frustranti per entrambi, esaurendo pazienza ed energie.

    Qualcosa di questa descrizione suona familiare?

    É evidente che il metodo in due fasi sia tutt’altro che efficace pur sembrando semplice e logico.

    La soluzione? Le Stylescapes!

    Noi di imago abbiamo avuto modo di constatare come l’introduzione di una fase intermedia tra queste due, costituita dalla presentazione delle Stylescapes al cliente da parte del progettista, pur allungando il processo lavorativo risulta utile al raggiungimento dell’obbiettivo finale ottimizzando così tempi ed energie di entrambi.

    Ma di che cosa stiamo parlando?

    Le Stylescapes sono simili a delle moodboard molto strutturate che hanno lo scopo di generare una risposta emotiva da parte del cliente quando le ha di fronte.

    Mettono il cliente in condizione di scegliere quale “mondo” tra quelli presentati gli risulta famigliare e simile a quello che si aspetta dal momento dell’incarico.

     

    Progettare e scegliere pantoni colore e grafica

    In ogni Stylescape è possibile trovare colori, font e applicazioni grafiche generiche ma sufficientemente chiare per fare capire dove si potrebbe andare a parare con il progetto, fungono quindi da punto di partenza per stabilire l’aspetto generale dell’identità del marchio.

    Le Stylescapes aprono la porta a una collisione di idee, dando al progettista e al suo cliente la possibilità di collaborare e comunicare in modo chiaro ed efficace. Il cliente può infatti indicare un elemento specifico o un intera Stylescape e dire, senza esitazione, se gli piace o no.

    Il vantaggio delle Stylescapes

    Se c’è una cosa che abbiamo imparato lavorando è che i clienti, quando chiedono un progetto, vogliono fondamentalmente due cose: essere compresi ed essere guidati. Senza Stylescapes, non c’è direzione su cui concordare, non c’è trasparenza o scambio di idee per il design.

    Introdurre questa attività nel processo lavorativo mette i clienti nella condizione di sentirsi compresi e di poter scegliere quale direzione dare al progetto. Per il progettista è la condizione ideale per guidare il cliente e il progetto verso gli incontri successivi dove le proposte creative saranno più facilmente accolte con favore.

    Una buona Brand Identity merita un metodo di lavoro innovativo anche se un po’ più complesso di quanto le consuetudini ci hanno abituati.

    Come decidere quali prodotti portare in fiera?

    4 Novembre 2021Imago

    Consigli per uno stand perfetto? Questione -anche- di prodotto

    Se vuoi realizzare lo stand perfetto dovrai porre attenzione a molte cose; alla posizione in primis, ma anche alla gestione degli spazi, all’illuminazione, alla comunicazione e tanto altro. Se vuoi qualche consiglio utile per il pre-Fiera qui puoi trovare una guida veloce per preparare uno stand all’altezza del tuo brand.

    Oggi però vogliamo parlare di un elemento che concentra su di sé praticamente la metà del lavoro preparatorio: la scelta del giusto prodotto da portare in Fiera.

    Se hai tempo non aspettare!

    Una delle prime regole è non aspettare l’Ente Fiera. Quando l’Ente Fiera assegna in maniera definitiva lo spazio di ogni stand, l’imprenditore e il responsabile commerciale dell’azienda coinvolta sanno che è giunto il momento di scrivere, in maniera altrettanto definitiva, la lista dei prodotti da esporre.

    Chi siamo, da dove veniamo … quali prodotti portiamo in Fiera quest’anno?

    Sapere qual è il prodotto giusto non è affatto semplice. La Fiera è un’occasione unica e come tale esige una selezione strategica di quanto si vuole presentare al pubblico e, potenzialmente, far notare al mondo intero.
    La prima cosa che ti verrà spontaneo fare, probabilmente, è un elenco di tutti i prodotti presentabili e, altrettanto probabilmente, ti porrai subito dopo una serie di domande dalle difficili risposte:

    • Quale prodotto metterò in bella vista per catturare l’attenzione dei visitatori?
    • È necessario portare tutta la mia gamma prodotti?
    • Quali posso lasciare a casa?
    • Ho il prodotto giusto per la fiera o in realtà mi manca qualcosa?
    • Cosa si aspettano i miei visitatori da noi?
    • Riuscirò a sorprenderli e ad avere la loro approvazione?

    Le risposte giuste in assoluto non esistono ma in realtà possono diventarle se ci sono degli obiettivi aziendali prefissati.
    Un consiglio? Sposta il focus dal prodotto all’obiettivo.

    Che tipo di obiettivo hai?

    Gli obiettivi che un’azienda si pone quando decide di partecipare a un evento fieristico si dividono in due tipologie:

    1. Commerciale
    2. Posizionamento del brand

    Qual è il tuo obiettivo?

    Pensaci bene, perché da qui derivano scelte fondamentali per il successo del tuo stand.

    Gli obiettivi di tipo commerciale si contraddistinguono per la necessità di aumentare le vendite e/o coprire nuovi bisogni dei clienti. Se ti rispecchi in questa tipologia allora il prodotto da portare in fiera è la “New Entry”. Dovresti avere e dare risalto ai prodotti più nuovi, meglio ancora se non sono mai stati visti prima.

    Nuove forme, colori, finiture, accessori, dettagli e prezzi diventano il giusto magnete per catturare l’attenzione di clienti e visitatori ma soprattutto di chi potrebbe voler sviluppare un nuovo business con te.

    Gli obiettivi di posizionamento del brand sono invece dovuti alla necessità di chiarire o consolidare la propria posizione sul mercato; il posizionamento è strettamente collegato alla ricerca di una crescita qualitativa più che espansiva e a una forte fidelizzazione dei clienti esistenti.
    In questo caso il nostro consiglio è quello di virare sui “Long Seller”, ossia mettere in bella mostra i prodotti aziendali leader, quelli dalla vendita certa, quelli che sono il tuo punto forte, magari reinterpretati o aggiornati. Grande spazio, in questo caso, dovrai dare alla tua comunicazione che dovrà trasmettere forza, sicurezza, stabilità; insomma, dovrai risultare rassicurante per i clienti, una sorta di antidoto sicuro ai momenti di incertezza del mercato.

    Come faccio a capire qual è il prodotto giusto?

    Noi di Imago mettiamo a disposizione ascolto ed esperienza per poter poi dare il nostro punto di vista, diverso ma utile e complementare a quello aziendale, certi di poter dare un contributo concreto alla buona riuscita del tuo evento fieristico.

    Se anche tu stai riflettendo su questo o su altri aspetti del tuo stand puoi contattarci senza impegno scrivendoci qui.

    Da dove partire per progettare e realizzare uno stand?

    26 Ottobre 2021Imago

    Brand fa sempre rima con Stand?

    Se hai intenzione di partecipare a una Fiera di settore probabilmente è perché vuoi dare visibilità al tuo brand. Ma da dove si comincia per fare le cose bene, per fare in modo che lo stand dia il giusto valore al brand? Il primo pensiero di solito va alla progettazione dello stand; in realtà il primissimo dovrebbe andare altrove, dovrebbe preoccuparsi dello spazio.
    In questo breve articolo ti raccontiamo, per esperienza diretta e ventennale, come riuscire a muovere i primi passi nella scelta dello spazio giusto e come districarti nella relazione, necessaria, con l’Ente Fiera.

    Come riuscire a ottenere lo spazio adatto al tuo brand

    Calcolare e prevedere posizione e dimensioni del tuo spazio all’interno della Fiera è fondamentale. Può sembrare un’operazione semplice, ma non lo è.
    La prima cosa che, come azienda, devi scegliere e chiedere quando decidi di partecipare, per la prima volta, ad una manifestazione fieristica, sono superficie e posizione del tuo spazio espositivo. Le informazioni che ti vengono date devono essere complete, non dimenticare di controllare che ci sia ad esempio l’effettiva indicazione del settore previsto, dei corridoi, degli attacchi per la corrente, della metratura e studia dove sono gli altri e le zone riservate alla ristorazione, ai bagni, alle uscite e simili. Magari i tuoi clienti vorranno chiederti un’informazione o magari vorrai accompagnarli a un caffè, non è il caso di sembrare dei neofiti della Fiera.

    Progetto stand

    Ma torniamo al giusto spazio, parole chiave in questo senso sono Posizione e Dimensioni del tuo stand fieristico.

    La giusta posizione è imprescindibile per farsi vedere, anzi notare da addetti ai lavori e visitatori curiosi. Avere la giusta dimensione è fondamentale per esporre bene i prodotti e dare loro il meritato risalto; il tuo desiderio di visibilità, e di spazio quindi, è lecito ma non sempre viene preso in considerazione. In realtà le aziende, pur pagando, non hanno la libertà di scegliere liberamente dove realizzare il proprio stand e le dimensioni dello stesso. Ci sono spazi storicamente occupati da altre aziende ed esiste un lungo elenco di chi è in attesa di occuparli. Magari tu sei proprio tra questi (dovresti esserlo almeno) e magari ogni anno ti senti un po’ come ad agosto in mezzo ai tanti che sgomitano per un posticino al sole. Quindi cosa si fa?

    Riuscirai ad avere lo spazio che desideri? Forse sì, ma devi sapere come

    L’importanza della relazione e della proposta all’Ente Fiera è fondamentale.
    L’attribuzione definitiva dello spazio espositivo è sempre il frutto di una mediazione tra i tuoi interessi e quelli dell’Ente Fiera; se non puoi vantare un nome celebre e internazionale, come imprenditore di piccole o medie dimensioni vorrai ridurre i costi mantenendo però una buona visibilità per i tuoi prodotti; l’ente fieristico, invece, richiederà cose diverse: la pazienza di iniziare con uno spazio piccolo, la fedeltà utile a garantire una presenza continuativa negli anni e una immagine all’altezza dell’evento.
    Se indossiamo per un attimo i panni dei responsabili della Fiera capiamo che sono bisogni comprensibili, utili ad evitare di riassegnare ogni anno tutti gli spazi, necessari per dare continuità e ad evitare un eccessivo e pericoloso turnover degli espositori.

    In ogni caso, non preoccuparti: qui trovi una serie di consigli utili per avere un’idea più chiara di come procedere.

    Cosa fare e cosa non fare

    Spesso risulta determinante condividere con i responsabili dell’Ente Fiera anche una proiezione delle strategie di crescita aziendali in termini di prodotto, fatturato e immagine al fine di rassicurarli sull’intento di instaurare un rapporto duraturo e di qualità nel tempo. In poche parole, non si va semplicemente ad acquistare uno spazio ma si va a costruire una relazione quindi, durante la negoziazione per la superficie e la posizione dello stand, non ci si deve dimenticare che è fondamentale comprendere i bisogni commerciali e di immagine di chi organizza l’evento, cercando di soddisfarli al meglio per poter ottenere nel tempo quanto si desidera.

    fiera

    Per questi motivi scoraggiamo le pretese di chi pensa a una presenza “mordi e fuggi”. In questo caso è meglio puntare a rendere lo spazio assegnato perfetto più che insistere con la scelta della posizione dello stand.
    Se invece sei intenzionato a intraprendere la strada della continuità, della lungimiranza e della relazione duratura con la Fiera, non pensare che bastino un po’ di e-mail e di bonifici, spesso è utile che l’imprenditore, o il manager, telefonino e, quando possibile, prendano l’auto o il treno e si incontrino fisicamente con i referenti commerciali dell’Ente Fiera.

    Un consiglio? Trova un partner che faccia da mediatore

    Spesso accompagniamo i responsabili aziendali a questi incontri svolgendo un ruolo di “intermediazione” che ci piace definire culturale. Con la nostra presenza portiamo oltre alle competenze aziendali (in ambito economico, commerciale e di prodotto) competenze relative alla strategia della comunicazione e al corretto posizionamento del brand sul mercato, anche da un punto di vista culturale e sociale perché i mercati, mai come ora, non sono fatti solo di prodotti e prezzi ma di persone, desideri e valori.

    Non abbiamo noiosamente vent’anni della stessa esperienza ma vent’anni di esperienze tutte diverse tra loro.

    Se stai decidendo lo spazio per il tuo stand e vuoi confrontarti con chi si occupa di questo da più di vent’anni contattaci qui.

    Ascolteremo con attenzione e senza pregiudizi la tua storia, le tue idee e il tuo progetto e insieme, se necessario, ti aiuteremo a migliorarlo.

     

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